Etna in Focus

natura, storia, avventure

eruzione giornaliera del vulcano Etna

Etna

Etna L'Etna è uno dei vulcani attivi e imponenti al mondo, situato nella costa orientale della Sicilia, in Italia. Con un’altezza di circa 3.357m sul livello del mare, è il più alto vulcano d’Europa.
Il vulcano si eleva con una forma conica piuttosto regolare, con la cima formata da un residuo di un antico cratere. Assieme al cratere centrale, ci sono, inoltre, circa 260 crateri minori disposti lungo i lati del vulcano. Lungo i fianchi si possono poi trovare dei solchi ampi centinaia di metri, causati molto probabilmente dalle eruzioni che hanno modellato il suo paesaggio nel corso dei secoli.
La regione circostante l’Etna è caratterizzata da una ricca biodiversità e da una varietà di ecosistemi che vanno dalle foreste alle distese di lava solidificata. Il vulcano ha diverse bocche eruttive e la sua attività può variare da eruzioni effusive a eruzioni esplosive.

L’Etna ha una storia geologica e mitologica ricca, influenzando la cultura e la vita dell’intera regione siciliana. La sua presenza maestosa e la sua connessione con la mitologia greca e romana lo rendono un fenomeno geologico di grande interesse, ma anche un simbolo della regione e una meta turistica affascinante.

Etimologia del nome

Tradizioni L’etimologia del nome «Etna» è da sempre oggetto di dibattito per via delle molteplici influenze che l’isola siciliana ha vissuto. Una teoria propone la derivazione dal toponimo greco antico «Aἴτνα» (Aitna), utilizzato per le città di Katane e Inessa e associato al verbo greco αἴθω (àithō), che significa «bruciare»; mentre i Romani lo conoscevano Aetna. Gli scritti di lingua araba, invece, si riferivano ad esso come Jabal al-burkān (montagna del vulcano) o Jabal Aṭma Ṣiqilliya (montagna somma della Sicilia, o ancora Jabal an-Nār (montagna di fuoco). In particolare, quest’ultimo nome è stato dalla tradizione mutato in Mons Gibel (dal latino «mons» e dall’arabo «jabal»), da cui il siciliano «Mongibello» (Montebello).

Miti e Tradizioni

Miti La storia della Sicilia è indissolubilmente legata ai popoli che l’hanno abitata, rendendo la regione siciliana un crocevia di culture e un luogo ricco di storia e diversità. Sin dai tempi antichi è stata conquistata e abitata da diverse civiltà, ognuna delle quali ha lasciato delle indelebili tracce. In particolare, le diverse mitologie ci hanno tramandato molte storie e leggende riguardanti l’Etna, che sopravvivono ancora oggi e che tutt’oggi influenzano la vita socio-culturale delle popolazioni che vivono nei pressi del vulcano. Molte delle fiabe mitologiche legate al vulcano Etna e al territorio che lo ospita, sono legate all’eredità greca e romana, rappresentando la forza distruttiva del fuoco che veniva associato a divinità potenti.

Nella mitologia greca, infatti, l’Etna era considerata la dimora del ciclope Polifemo. Secondo la leggenda, Polifemo era figlio di Poseidone e della ninfa Toosa. Durante il viaggio di ritorno di Ulisse dalla guerra di Troia, lui e i suoi compagni di viaggio si nascosero nella caverna di Polifemo. Tuttavia, il ciclope li catturò e inizio a divorare alcuni di loro. Per salvarsi, Ulisse offrì del vino molto forte a Polifemo, che si addormentò. Ulisse, così, ne approfittò per accecarlo con una lunga asta. Furioso, Polifemo tentò invano di catturare Ulisse e i suoi compagni mentre fuggivano dalla caverna, ma Polifemo cercò vendetta invocando Poseidone. Seguendo la leggenda, l'eruzione dell’Etna è stata provocata dall’ira di Poseidone, facendo diventare, lo stesso vulcano, la prigione di Polifemo.

Nella mitologia romana, invece, l’Etna era associato al dio del fuoco e della fucina. Vulcano era figlio di Giove e della dea Era. Vulcano era considerato un abile fabbro, il cui laboratorio risiedeva al di sotto dell’Etna, dove forgiava le armi degli dei. Secondo la leggenda, Giove aveva cacciato Vulcano dall’Olimpo. In esilio, Vulcano trovò rifugio sull’Etna e continuò a lavorare nella sua fucina vulcanica. L’eruzione del vulcano Etna era spesso associata alle attività di Vulcano che, secondo la leggenda, si arrabbiava provocando l’eruzione del vulcano.

Oltre alla mitologia greca e romana, l’Etna è avvolta in numerose leggende e tradizioni popolare siciliane, tramandate da generazione in generazione, e che spesso attribuiscono all’Etna una personalità e un’anima propria. Prima fra tutti, la leggenda che identifica l’Etna in una donna, tradizione tutt’oggi diffusa. Il ricco suolo etneo, infatti, è associato dai siciliani all’idea di maternità (Mamma Etna), abbondanza e fertilità.
La bellezza selvaggia del paesaggio vulcanico, le eruzioni spettacolari e la sua connessione con la mitologia classica hanno catturato l’immaginazione di scrittori e artisti, fungendo da musa ispiratrice, per coloro che hanno cercato di catturare la potenza e la bellezza del vulcano Etna in testi letterari e opere d’arte.